Nel nostro Paese ormai da quasi 30 anni esiste una legislazione che promuove l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tale abbattimento viene suggerito, se non addirittura reso obbligatorio in talune situazioni. La realtà non è però così rosea quanto potrebbe essere: 30 anni sono un lasso di tempo enorme, durante il quale molto si è fatto, ma non ancora tutto il possibile. Vogliamo parlare oggi di Tax Credit, un’opportunità per le strutture ricettive di riqualificare i loro servizi, in modo da abbattere le barriere architettoniche, ottenendo interessanti contributi dallo Stato italiano.
Cos’è il Tax Credit
Si tratta di attribuire un credito di
imposta alle strutture alberghiere e ricettive di qualsiasi genere per le
spese sostenute per tutto ciò che riguarda interventi di riqualificazione, ivi
compreso l’intento di eliminare
completamente le barriere architettoniche. Si possono considerare tali
tutti gli ostacoli, di qualsiasi genere, che possono risultare disagevoli per i
soggetti normodotati, ma soprattutto per coloro che mostrano una ridotta
capacità di movimento. In sostanza stiamo parlando di una misura che permette alle
strutture ricettive, quali alberghi, hotel, agriturismo e così via, di
affrontare dei lavori di riqualificazione edilizia ottenendo un credito d’imposta pari al 65% di quanto
speso per tali ammodernamenti.
Come funziona
Il Tax Credit si applica a qualsiasi
tipologia di intervento, sia per quanto riguarda l’abbattimento delle
barriere architettoniche, sia per la manutenzione ordinaria e straordinaria, il
restauro, la ristrutturazione edilizia. Attraverso questo tipo di agevolazione
è possibile dotare la propria struttura ricettiva di tutti gli ausili oggi
disponibili per i soggetti a ridotta mobilità, come ad esempio quelli che ci
vengono presentati sul sito Vimec. Ad oggi
la misura è stata confermata esclusivamente per i lavori posti in essere da
aziende già esistenti nel 2012, che hanno effettuato ammodernamenti nel corso del 2017 e 2018. Il criterio di
attribuzione del credito di imposta è quello dell’ordine cronologico, del tipo
chi prima arriva ha maggior titolo per ottenere l’agevolazione.
Lo stato dell’arte
Ad oggi hanno ottenuto approvazione al tax credit per la riqualificazione 1975 aziende, le cui richieste sono state
accolte. Stiamo parlando di strutture alberghiere o agrituristiche che hanno
effettuato lavori di riqualificazione dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018.
All’interno di queste aziende solo una percentuale ha effettuato effettivi
ammodernamenti che riguardano l’abbattimento delle barriere architettoniche,
visto che gli interventi che possono fruire delle agevolazioni sono molto vari.
Da notare anche il fatto che le aziende ricettive hanno a disposizione il
credito di imposta per i due anni successivi all’ottenimento dello stesso.
Perché abbattere le barriere architettoniche
Viste le agevolazioni disponibili appare
ancora più incomprensibile come molte strutture ricettive non si siano già
impiegate per migliorare l’accessibilità ai loro ambienti. Poter garantire la
massima mobilità a chiunque all’interno delle proprie strutture dovrebbe essere
infatti un punto di vista condiviso da chiunque operi in questo settore. Si
tratta infatti non solo di un gesto di civiltà, ma anche di poter raggiungere
un maggior numero di potenziali clienti, cosa che chi gestisce una struttura ricettiva dovrebbe considerare
costantemente.